Quando le campagne marketing non portano i risultati sperati, nonostante gli investimenti sostenuti, cosa vuol dire? Quasi certamente è un problema di strategia.
Oggi il marketing tradizionale (quello Outbound, di cui abbiamo parlato in precedenza) funziona sempre meno. Il motivo? Sono cambiati i comportamenti d’acquisto delle persone.
Il consumatore ha iniziato a informarsi per conto proprio e cerca da solo in rete i prodotti e i servizi di cui ha bisogno. Lo proviamo quotidianamente sulla nostra pelle, non vogliamo più essere disturbati da messaggi promozionali invasivi.
Questa maggiore autonomia da parte delle persone impone alle aziende un cambio di prospettiva: il passaggio da un marketing che interrompe a un marketing che attrae. In che modo? Grazie all'Inbound Marketing che sfrutta il potere dei contenuti.
Questo nuovo approccio strategico ha un nome ben preciso: si chiama Inbound Marketing. Il suo punto di forza sta proprio nella capacità di intercettare perfetti sconosciuti e di convertirli in clienti fedeli fornendo loro materiali informativi di valore come news, guide all’acquisto, post sui social media, video e infografiche. Ma attenzione, bisogna far arrivare il messaggio giusto alla persona giusta nel momento giusto!
È qui che entra in gioco il cosiddetto funnel. Cosa c’entra un imbuto con il marketing? La sua forma rappresenta perfettamente il percorso di conversione che conduce semplici visitatori di un sito web a diventare acquirenti e promotori di un certo brand.
In questo viaggio ideale (customer journey) il numero di persone coinvolte è destinato a diminuire progressivamente mentre si scende verso il basso e in modo naturale non tutti arrivano fino alla fine. Quello che conta è sapere che per ogni step del conversion path c’è un contenuto ben preciso da creare e diffondere.
L’imbuto di conversione può essere suddiviso in tre macro-gruppi:
Abbiamo detto che bisogna produrre contenuti diversi per ciascuna fase del funnel. Vediamo quali sono le diverse tipologie possibili.
Sviluppare una strategia di marketing incentrata sul modello dell’imbuto può rivelarsi articolato e complesso, ma i risultati sono garantiti. I prerequisiti sono la conoscenza approfondita del target di riferimento e la capacità di mettere in piedi un’attività di content marketing efficace, soprattutto nella parte bassa del funnel.
Infatti è sicuramente più difficile convincere le persone ad acquistare piuttosto che spingerle a visitare un sito web, in quanto la fase BOFU richiede la produzione di contenuti fortemente targetizzati e persuasivi, senza che siano apertamente commerciali.