In un mondo iperconnesso ma anche sempre più distratto, una strategia digitale "Mobile First" è la chiave per fare e-commerce con successo
La forza dirompente di alcuni operatori internazionali come Amazon e nuovi paradigmi nella comunicazione stanno portando un reale cambiamento nelle abitudini di acquisto delle persone.
Il mobile sta diventando prioritario nella strategia e-commerce delle aziende italiane e lo sarà sempre di più nei prossimi due anni.
Diverse ricerche e analisi di mercato hanno identificato 5 fattori chiave che hanno favorito questo cambiamento:
- Gli operatori internazionali stanno crescendo in modo esponenziale grazie ad acquisizioni e fusioni
- La tecnologia offre nuove possibilità e le aziende stanno iniziando ad investire fortemente sulla comunicazione digitale
- La pubblicità televisiva, oltre a far conoscere il brand, punta a sviluppare le vendite online
- Nascono quotidianamente nuovi modelli di business basati sulla relazione degli utenti con le aziende
- Si stanno sviluppando nuovi programmi di fedeltà, integrati con le app, l'email marketing e i social media
I dati parlano chiaro, siamo sempre più a nostro agio con i dispositivi mobile anche se a volte stentiamo ancora ad effettuare acquisti da smartphone o tablet. Non siamo inglesi o americani, ci prendiamo i nostri tempi ma alla fine arriviamo. I numeri sono sono in salita e dopo un paio di anni di crescita limitata, oggi possiamo dire che anche in Italia l’e-commerce sia tornato a crescere in maniera decisa.
Esempi dal mondo
Il Singles Day (che era nato negli anni novanta, grazie ad Alibaba) è oggi il principale evento per lo shopping online nel mondo: nei primi 5 minuti, è stato speso un miliardo di dollari e più in generale ha conquistato un nuovo record: 17.7 miliardi di dollari, il 24% in più rispetto all'anno scorso. L’85% degli acquisti è stato effettuato tramite mobile.
Numeri alla mano ci sentiamo di dire che l'11 Novembre è diventato un "day" importante anche per gli "Ex Single".
L'e-commerce in Italia
Secondo la Confesercenti, sono 16 mila le aziende che fanno commercio elettronico nel 2016 e arriveranno a 50 mila nel 2025. Un terzo di esse è localizzato in due regioni: Lombardia (3 mila) e Lazio (1.840). Seguono Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana.
Gli italiani che hanno accesso a internet (utenti unici attivi nel mese) sono 28,7 milioni, quasi un milione in più del 2015 quando erano 27,8 milioni, e rappresentano circa il 52% degli italiani dai 2 anni in su, collegati da tutti i dispositivi (desktop, smartphone e tablet).
Circa 21,7 milioni di italiani accedono alla Rete nel giorno medio, navigando mediamente per due ore. Cresce l’accesso a internet da dispositivi mobili come smartphone e tablet, con circa 22,3 milioni di utenti attivi nel mese. Il 75,8% degli utenti on line, 21,8 milioni, ha visitato almeno un sito o applicazione dedicato all’e-commerce, dedicandovi in media 1 ora e 39 minuti (Fonte: Audiweb, 2016).
Il valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2015 è stimato in 28,8 miliardi Euro, con una crescita del 19% sul 2014. L’e-commerce torna a crescere con una percentuale a due cifre, dopo due anni consecutivi di crescita inferiore al 10%.
Per gestire un sito e-commerce occorre cambiare il modo di fare e-commerce
Ok è cambiato il mercato - frase fatta - ma è cambiato il modo di comunicare e le aziende devono adattarsi per cavalcare questa nuova grande onda. Occorre avere una chiara strategia digitale per affrontare un mondo sempre connesso e sempre più distratto. Bisogna indirizzare gli sforzi del marketing verso una relazione sempre più stretta e continua con le persone.
Semplicità, senso di convenienza, assistenza durante l'acquisto e la relazione tra il brand e il cliente sono elementi chiave e devono essere amalgamati attraverso un storytelling che rispecchi i valori aziendali, durante tutto il percorso che ciascun consumatore percorre prima di finalizzare l'acquisto, AKA il customer journey.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere su questi temi con Gianluca Diegoli, esperto di e-commerce e strategia digitale.
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