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SofàSoGood_4dicembre

 

L'ultimo appuntamento dell'anno con il SofàSoGood riguarda il Content Marketing. Insieme proveremo a sfatare un mito: si può ancora fare Content efficace sui social a budget ZERO?

L’incontro è fissato per Martedì 4 Dicembre ore 18:30 sempre all’Impact Hub di Reggio Emilia. 

Seduti sul divano ci saranno l’espertissimo Alessio Beltrami, Carlotta Scalabrini e Nicolò Davoli di Comò Lab, il giovane studio creativo di Reggio Emilia che aiuta le piccole e grandi realtà a raccontare la propria storia.

 

Iscriviti gratuitamente al SofàSoGood del 4 Dicembre

 

Alessio Beltrami è professore di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media presso l'Università Bicocca di Milano. Esperto di content marketing da più di dieci anni è consulente, formatore e fondatore di contentmarketingItalia.com. 

Ha scritto diversi libri sul tema, tra questi "Come Vendere con il Blog Aziendale" Dario Flaccovio Editore / IlSole24Ore, "Fai Content Marketing" Dario Flaccovio Editore e l’ultimo appena pubblicato da FrancoAngeli "Come promuovere la tua attività sul web senza pubblicità".

Comò Lab. è uno studio creativo che si occupa di idee e immagini, in cui si lavora con l’illustrazione, la grafica, i video e le animazioni. Il Lab. è anche uno spazio accogliente, un luogo di incontri, chiacchiere e ispirazione in cui si organizzano workshop, mostre ed eventi.

 

Per farvi arrivare all'evento carichi di domande abbiamo pensato di darvi qualche spunto, così abbiamo chiesto ad Alberto Beltrami di rispondere alle nostre.

 

Qual è la sfida più grande per un content marketer che vive nell’epoca dell’Experience Business?

 

« Credo che la sfida più grande sia quella di riuscire a concepire contenuti ragionando non solo sulla pertinenza diretta con i bisogni dei clienti, ma prevedere in che contesto verranno fruiti e che impatto avranno sull'utente andando oltre il semplice valore informativo. Insomma, cominciare a concepire il contenuto come parte integrante dell'esperienza d'acquisto e trattarlo come tale.»

Abbiamo ormai raggiunto il content shock, ovvero il punto oltre il quale la quantità dei contenuti creati è superiore al tempo che abbiamo a disposizione per leggerli. La saturazione è un bel problema considerando che le aziende devono diventare delle “content factory”. Come si esce da questa situazione di impasse?

 

« La saturazione di contenuti a mio avviso ha prodotto clienti più esigenti e consapevoli. Hanno imparato a riconoscere a prima vista alcune trappole e a stare alla larga dalle perdite di tempo. La soluzione per chi crea contenuti è quella di rispondere agli standard contenutistici e di fruibilità che sono voluti e richiesti oggi.

Non è semplice trasmissione del sapere, ma capacità di sintesi, scelta del formato più adatto e ogni altra soluzione che lavori per ridurre lo sforzo cognitivo da parte dell'utente e mantenere alta l'attenzione. Nel mare di contenuti grigi ogni consumatore cerca contenuti colorati in grado di risolvere i suoi problemi facendogli fare la fatica minore. »

 

La massima di Bill Gates “Content is King” continua ad essere verissima, però diciamo che oggi le variabili in gioco sono aumentate. Un contenuto, per poter essere davvero interessante, deve essere anche fruito nel posto e nel momento giusto. Quanto è importante per le aziende essere omnichannel?

 

« Credo sia importante nella misura in cui i clienti lo sono e la verità è che noi tutti, come clienti, entriamo in contatto con diversi canali ogni giorno perché questo fa parte delle nostre abitudini ormai. Forse, un errore può essere rappresentato dall'inseguire indistintamente ogni possibile punto di contatto perché se è vero che da una parte i clienti vanno raggiunti su più canali, è anche vero che le risorse vanno gestite senza sprechi.

Quindi tra la scelta di essere presenti a tutti i costi ovunque e la scelta radicale di limitare la propria comunicazione a una piattaforma, esiste sempre un gradiente intermedio di buon senso. »

 

Marketing automation, chatbot, smart content. Solo l’1% delle aziende italiane utilizza questi strumenti per parlare con i propri clienti. L’utilizzo della tecnologia al servizio di una corretta content strategy può essere un fattore di crescita e un valore differenziante per le nostre aziende?

 

« Sì, ne sono convinto e sono anche convinto che per sfruttarla adeguatamente servano competenze tutt'altro che banali nella creazione di contenuti. Questo perché costruire dialoghi, prevedere flussi e rendere il tutto realistico e naturale agli occhi dell'utente non è così scontato. 

Queste soluzioni a mio avviso rappresentano inoltre una grande risorsa per accorciare le distanze temporali con gli utenti e considerando che ciò che cerchiamo oggi è una risposta immediata, la capacità di accorciare i tempi di risposta diventa un grande vantaggio competitivo. »

 

Abbiamo stimolato la tua curiosità e hai voglia di approfondire il tema? Iscriviti all’evento!

 

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Di Andrea Gandolfi | novembre 26th , 2018 | eventi, SofaSoGood

L'autore: Andrea Gandolfi

Andrea Gandolfi
Content Manager

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