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Videolezioni, webinar, meeting online. Qual è la soluzione più adatta alle tue necessità?

Il mondo della formazione lo richiede, il mercato risponde e, vista l’abbondanza di strumenti in circolazione, individuare la soluzione di web conference più adatta ai propri bisogni, operativi e di budget, è un’attività analitica e time-consuming.

Abbiamo messo a confronto un veterano del mercato italiano e una new entry che, a livello globale, ha raccolto numerosi successi sopratutto negli States: Adobe Connect e Blackboard Collaborate (versione Ultra).

Scopriamo insieme punti di contatto e differenze esaminando alcuni aspetti delle due tecnologie: mercato di riferimento, deployment e licensing, fruizione, integrazione con Moodle e funzionalità.

 

Mercato di riferimento

  • Blackboard Collaborate Ultra: Nonostante alcuni nomi importanti a livello aziendale e governativo, Blackboard è una “education company”. L’ultima versione di Collaborate è frutto di un processo di redesign giocato su tre principi cardine (“simple”, “modern”, “focused”) e pensato per rispondere alle reali esigenze degli utenti di ambito accademico
  • Adobe Connect: Così come gli altri prodotti dell’arsenale Adobe, Connect è uno strumento trasversale che, grazie alle ampie possibilità di personalizzazione, asseconda i bisogni di molteplici realtà

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Deployment e Licensing

Blackboard Collaborate Ultra:

  • Disponibile solo in modalità SaaS e licenziato esclusivamente in base al numero massimo di utenti contemporaneamente connessi al sistema (FTEs, Full-time equivalents), Ultra fa della versatilità il proprio punto di forza
  • Si possono realizzare eventi di formato differente, nello stesso momento, con un’unica licenza: non solo lezioni, webinar e riunioni interne ma anche uffici virtuali grazie ai quali andare in segreteria o al ricevimento del professore senza muoversi da casa
  • Nonostante il taglio minimo della licenza sia da 500 utenti, il numero massimo di partecipanti per sessione è 100. Nella roadmap comunicata dal produttore, l’obiettivo è quello di arrivare a 250 entro il 2016

Adobe Connect:

  • È disponibile sia in versione hosted che on-premise e la varietà delle possibili configurazioni rispecchia la strategia Adobe: ad ogni evento la sua licenza. Infatti, esistono 3 modalità di licensing (Meeting, Webinar e Learning) che si differenziano anche per la tipologia degli utenti coinvolti: Concurrent Users, utenti contemporanei in grado di partecipare ad un evento formativo, e Named Hosts, individui che hanno la possibilità di creare delle meeting room con una capienza massima di 99 partecipanti
  • Il Webinar Manager, invece, gestisce sessioni che vanno dai 100 ai 2000 partecipanti e include il modulo Event, un utile strumento per creare landing pages e remind ad hoc per gli eventi in programma
  • La licenza Learning permette anche di fruire di contenuti in modalità asincrona come in un tradizionale LMS

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Fruizione

Blackboard Collaborate Ultra:

  • Il cambio di rotta rispetto alla versione precedente, la 12.6, è dirompente: fuori Java, dentro WebRTC, tecnologia basata su HTML5 e destinata a rivoluzionare il mondo della comunicazione real-time. In pratica, accesso alle sessioni direttamente da browser e senza il ricorso ad alcun plugin. La user experience ne ha sicuramente beneficiato, soprattutto per chi utilizza Google ChromeTM
  • Su smartphone l’accesso avviene tramite l’app “Bb Student”: così come quella desktop, l’interfaccia è pulita e contiene tutto ciò che serve per gestire e partecipare ad una sessione senza eccedere in termini di funzionalità
  • Per quanto riguarda la registrazione delle sessioni, positivo il fatto che l’output sia in formato MP4 ma da migliorare l’esperienza complessiva: scompare l’area di chat e viene visualizzato uno stream video alla volta

Adobe Connect:

  • Non è facile abbandonare le proprie tecnologie, soprattutto se si hanno delle buone ragioni per non farlo. HTML5 non è ancora uno standard e, secondo Adobe, gran parte degli utenti utilizza vecchi browser: queste le ragioni per le quali il disimpegno di Flash non è così repentino
  • Anche se per lo switch definitivo si dovrà aspettare, da Febbraio 2016 gli utenti (per il momento solo i partecipanti) che vogliono fare a meno di Flash possono comunque accedere alle sessioni tramite un add-in. Chi dispone di Flash continua invece a partecipare via browser
  • L’interoperabilità tra dispositivi e browser differenti è assicurata e l’esperienza da mobile è ricca quanto quella da desktop
  • Anche se fedeli alle sessioni live ed addirittura “interattive” (è possibile, ad esempio, scaricare i file condivisi durante la diretta o ridimensionare le varie aree del layout), le registrazioni risentono della macchinosità con la quale viene generato il file MP4 o FLV di output
  • Da segnalare che Adobe mette a disposizione anche ad un tool di editing video interno, basilare ma utile, con il quale perfezionare le proprie registrazioni

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Integrazione con Moodle

Blackboard Collaborate Ultra: Grazie ad un plugin sviluppato appositamente da Moodlerooms per la community, l’integrazione è fluida e permette di schedulare le sessioni ed accedere alle registrazioni direttamente dall’LMS. Come per qualsiasi altra attività in Moodle, è possibile associare la partecipazione all’evento formativo ad una valutazione, definire delle condizioni per l’accesso e per il completamento dell’attività.

Adobe Connect: sia la versione on-premise che quella in hosting sfruttano un plugin, disponibile alla community, tramite il quale è possibile creare e gestire le sessioni di web conference. Tuttavia, chi sceglie Connect in hosting deve obbligatoriamente customizzare il plugin esistente, o affidarsi a terze parti, per godere del SSO con Moodle.

 

Funzionalità

Blackboard Collaborate Ultra:

  • Oltre che dell’abbandono di Java, l’ultima versione di Collaborate è figlia di una profonda volontà di semplificazione che si gioca su usabilità e design. L’interfaccia è intuitiva e semplice da utilizzare anche per chi non ha esperienza con strumenti analoghi
  • Ha tutto ciò che serve per condurre e partecipare ad una sessione di web conference ma, essendo un prodotto giovane (la prima release è del maggio 2015), non dispone ancora di tutte le funzionalità che hanno reso celebre la versione precedente di Collaborate. Sondaggi e “breakout rooms”, sotto-aule nelle quali distribuire i partecipanti ad una sessione, sono le ultime funzionalità inserite nel 2016.

Adobe Connect:

  • La trasversalità, in termini di mercati di riferimento, lo rende uno strumento personalizzabile e ricco di funzionalità.  E’ possibile, ad esempio, sottoporre quiz e sondaggi ai partecipanti, utilizzare un’area note nella quale prendere appunti durante la sessione, sfruttare le “breakout rooms” e modificare il layout in base alle proprie esigenze. Tuttavia, per sfruttare appieno tutte le potenzialità è necessaria una conoscenza non superficiale
  • Oltre alle features native, Adobe dà la possibilità di sfruttare un esteso set di API e una nativa integrazione con i tool Presenter e Captivate, utili strumenti per la creazione dei contenuti formativi

 

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Di Alessio Scalia | ottobre 17th , 2016 | Human Resources, Information Technology

L'autore: Alessio Scalia

Alessio Scalia
Content Editor

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